Derby Cannata-Rettori domenica a Palermo per il Titolo Italiano 2016-06-30
Gli ingredienti per una grande sfida dal sapore d'altri tempi ci sono tutti: una splendida cornice, la settecentesca Villa Filippina di Palermo, che difficilmente avrà libero uno dei suoi 1800 posti, e soprattutto due guerrieri sul ring che affrontano il match della vita, con in palio la cintura vacante di campione italiano dei mediomassimi. Benny 'Destroyer' Cannata e David 'l'Ingestibile' Rettori, entrambi tesserati con il Team Cavallari-Ventura, che domenica alle 21 saranno i protagonisti della riunione organizzata dalla Boxe Cavallari in collaborazione con l'asd Pugilistica Cannata - Suprema Boxe e Onda srl.
In questo caso, in questo contesto e con questi due combattenti, l'utilizzo di espressioni come 'sfida d'altri tempi' e 'match della vita' non è affatto retorico: entrambi sono fighter robusti fisicamente, demolitori dal grande cuore, abituati a lasciare sul quadrato fino all'ultima goccia di energia, e la possibilità di diventare campione italiano arriva per tutti e due al momento giusto, al culmine di due percorsi differenti.
Per Benny Cannata, 35enne di Palermo, la boxe è la vita: titolare della palestra Suprema Boxe Cannata insieme al cugino Salvo Cannata che lo seguirà all'angolo, è passato professionista nel 2013, un po' tardi ma con l'obiettivo feroce (sia sportivo che organizzativo) di arrivare in tempi brevi proprio alla sfida per il tricolore; da allora ha disputato sette match tutti vinti (cinque prima del limite) contro avversari impegnativi, e tutti a Palermo con un seguito di pubblico sempre crescente, conquistato a suon di vittorie e di prestazioni spettacolari e generose. Ora è arrivato per lui il momento di compiere l'ultimo passo, quello decisivo, il più difficile ma anche il più bello.
Anche il 39enne David Rettori è abituato nella sua Firenze ad essere supportato da centinaia di tifosi, grazie alle sue doti di combattente dal cuore immenso e anche al suo passato di calciante del calcio storico fiorentino. A Palermo sarà però seguito solo dal suo maestro e amico Ivano Biagi, con cui si allena senza tregua da un anno e mezzo per arrivare proprio al titolo italiano, che sarebbe il coronamento di una carriera travagliata, con molte pause: passato professionista nel 2004, da allora Rettori ha disputato solo 13 incontri (8 vinti con 3 ko, 4 persi con 2 ko, 1 pareggiato). Nel 2015 è capitata l'opportunità di battersi per il titolo italiano della categoria superiore, i massimi-leggeri, e David non si è tirato indietro, pur regalando all'avversario Bruzzese 7 kg al peso. Arrivò la sconfitta, ma applaudita da tutto il pubblico per il coraggio e la generosità dimostrate sul ring. Adesso finalmente è arrivata per lui la possibilità di conquistre la cintura nella propria categoria di peso, da cogliere adesso o probabilmente mai più.
Anche se nei mediomassimi ogni colpo può essere risolutore, nel catino infuocato di Palermo potrebbe davvero andare in scena una battaglia epica, che sarà vinta da chi metterà più cuore sul ring.